Sono arrivato a Treviri, in Germania, davanti alla casa di Karl Marx. E prima di entrare ho buttato nel cestino la carta di una brioches con...
Sono arrivato a Treviri, in Germania, davanti alla casa di Karl Marx. E prima di entrare ho buttato nel cestino la carta di una brioches confezionata che avevo appena mangiato.
“Sincronicità”, la definirebbe Jung. Ma anche un freudiano su questa circostanza - che mette insieme una brioches capitalista a una mostra/museo sulle opere di Marx - avrebbe qualcosa da dire.
La sua casa-museo racconta tutto questo in chiave storico-filosofica. Ci sono dentro sue opere, oggetti personali (tra cui il suo orologio e la sua storica poltrona), ma anche intere stanze dedicate alle ricadute storiche - anche drammatiche - che ha avuto l’esegesi del suo pensiero nel mondo intero.
Per capire l’influsso (anche attuale) del pensiero di Marx nel mondo, basti pensare che nel 2018 il governo della Cina ha fatto realizzare a uno scultore cinese un’intera statua in suo onore, da regalare proprio al comune di Treviri, la città che ospita il museo. Non senza polemiche.
È la statua che vedete nelle ultime due foto, dove non a caso si scorge anche la trascrizione in lingua cinese.
Eppure, a poche decine di metri da quella stessa statua, si trova anche un McDonald’s. Sì, un McDonald’s, proprio nel cuore della città di Marx.
Ed è lì che ho avuto una conferma in più che la ricaduta pratica del pensiero di Marx, perlomeno in Occidente, è definitivamente tramontata.
Mentre mi preparo alla ripartenza per un’altra città, mi chiedo che cosa Marx avrebbe pensato oggi della mia brioches confezionata.
E poi di quel McDonald’s.
E poi della statua del governo cinese in suo onore.
E poi di tutti quelli che nel tempo hanno tradotto e interpretato le sue opere.
Ma è una riflessione che dura poco: devo fare benzina e rientrare in albergo, ché non ho ancora deciso da quale app di delivery ordinare la cena.